

Il Museo storico Giuseppe Garibaldi sorge a Como nel 1932 in memoria della visita di Garibaldi del 1866 nella città. Il museo è ospitato all’interno del palazzo Olginati che risale al XV secolo. La famiglia Olginati donò al comune di Como l’edificio per ospitare il museo del Risorgimento dopo aver ospitato Giuseppe Garibaldi presso le loro dimore.
La prima collezione di cimeli risorgimentali esposti nella città lariana risale al 1884. I reperti vennero trasferiti a palazzo Olginati nel 1932 dando origine al museo. Le prime sale sono dedicate al periodo pre-risorgimentale e risorgimentale: si parte dall’epoca napoleonica per arrivare al tempo dei moti carbonari; si passa quindi alla sala dell’insurrezione austriaca del 1848, che costituisce un po il cuore di questo percorso. La piccola sala seguente è dedicata alla battaglia di San Fermo del 1859 della seconda guerra d’indipendenza avvenuto vicino a Como dove l’esercito Regio venne sconfitto da Giuseppe Garibaldi.La seconda parte del percorso riguarda la storia contemporanea, ovvero le guerre del ‘900 a cominciare dalle campagne d’Africa tra il 1887 ed il 1937; segue la I guerra mondiale con numerose armi e svariati oggetti di equipaggiamento militare. L’ultima sala raccoglie ricordi della II guerra mondiale; i due conflitti mondiali sono idealmente collegati dai cimeli collocati nell’ambiente dedicato agli Eroi Comaschi.. Nel Museo sono conservati reperti di ventinove garibaldini comaschi che parteciparono alla spedizione dei Mille che salparono la sera del 5 maggio 1860 da Quarto.
Nel museo sono conservati numerose testimonianze della cultura locale; dopo l’allestimento della sezione del Risorgimento nel 1932 nelle sale al piano nobile del palazzo che si affaccia sulla terrazza era seguito, negli anni precedente, quello delle altre sale allo stesso piano del palazzo, per la maggior parte affacciate all’ampio cortile e porticato. La sezione trovò la sistemazione stabile solo nel 1968 come è in gran parte mantenuta ancora oggi.